Corno alle Scale, 25 giugno 2016

Con gli amici Spada e le famiglie al completo, inclusi i bambini di 9, 7 e 6 anni, compiamo questo itinerario ad anello con sosta presso il rifugio Duca degli Abruzzi al Lago Scaffaiolo. Saliamo al lago passando attraverso la Val di Gorgo, che è forse la salita meno frequentata tra le varie che salgono al lago. La possono ricordare gli sciatori (non giovanissimi...) perché vari anni fa vi era in funzione una sciovia poi dismessa, peccato permetteva di scendere lungo una simpatica pista nera!

E' un percorso che si sviluppa su oltre 7 km e 1/2 e che ci ha richiesto complessivamente 3 ore di cammino, soste escluse. La partenza è a poco più di 1500 m.s.l. mentre l'altitudine massima l'abbiamo toccata lungo il crinale a 1905 metri.

Lasciamo l'automobile al termine della strada che del Lago Cavone sale fino alla zona chiamata Le Polle, dove si trova il campo scuola di sci, nel punto in cui la strada termina con una curva a U (vedi indicazioni stradali).

L'inizio del sentiero è accanto al bar Tavola del Cardinale, che è aperto solo nella stagione invernale quando è funzionante il comprensorio sciistico.

Le indicazioni sono molto chiare dall'inizio alla fine del percorso: sentiero 333  + 401 "per il vecchio sentiero" verso il Lago Scaffaiolo.

Si gira sulla destra poco dopo il bar.

La prima parte del percorso, corrispondente al sentiero 333, è un sentiero largo all'interno del bosco.

Dopo una svolta a sinistra e al termine di un breve tratto piuttosto ripido si trova il cartello che indica il collegamento con il sentiero 401...

... verso il quale i bambini procedono a passo spedito.

Camminiamo in mezzo a una bellissima e verdissima brughiera di mirtilli, che purtroppo non sono ancora maturi per essere mangiati.

Dopo un po' di cammino intravediamo da lontano l'angolo del tetto del rifugio verso il quale siamo diretti.

Tuttavia il sentiero non ci punta direttamente ma compie un ampio giro verso destra a mezza costa per aggirare il ripido pendio.

E finalmente eccoci al lago.

Entriamo nel rifugio alle 14 (eravamo partiti poco dopo le 12 e un quarto). E' gremito di gente, che fugge dal caldo della pianura. Ci mettiamo in lista di attesa per pranzare e finalmente dopo circa 40 minuti mangiamo la nostra meritatissima polenta, come da tradizione...

Dopo la pausa di ristoro c'è il tempo per un autoscatto davanti al lago....

... prima di riprendere il cammino sul sentiero di crinale 00 Alta Via dei Parchi verso il Passo dello Strofinatoio.

Ecco in un colpo d'occhio tutto il sentiero di crinale fino al rifugio Sasseto, quel puntino bianco immerso nel verde, verso il quale ci dirigiamo. Dall'alto domina il paesaggio la croce del Corno.

Il sentiero di crinale è molto panoramico, non è tutto pianeggiante, ha anche dei brevi tratti in salita, che si fanno sentire sulle gambe un po' stanche...

... noi ce le prendiamo comoda e prendiamo fiato con la scusa di fare foto a grandi...

... e bambini.

Ed eccoci così al Passo dello Strofinatoio, dove abbandoniamo il sentiero di crinale.

Scendiamo sul sentiero 329a verso il Rifugio Sasseto. Da questo punto in poi il cammino è tutto in discesa. Nel primo tratto occorre fare attenzione perché il sentiero è un po' impervio.

Giungiamo in breve al Sasseto, che è un rifugio non custodito gestito dal C.A.I. Alto Appennino Bolognese di Porretta Terme, al quale ci si può rivolgere per farsi dare le chiavi.

La giornata è splendida e al Corno questo non è un evento frequente purtroppo, in città ci attende una cappa di calore... così nei pressi del rifugio facciamo una lunga sosta per prolungare la bella giornata e la bella compagnia.

Dopo il rifugio il sentiero si trasforma in una facile strada carrozzabile...

... che poi incrocia la carrozzabile delle Malghe.

E infine termina sulla strada asfaltata dove avevamo lasciato la nostra automobile.

Nelle immagini seguenti l'itinerario è evidenziato in giallo