Anello Rifugio Casetta Pulledrari - Rifugio Porta Franca

Appennino Toscano, 17 settembre 2016

 

Alberto, David, Alfredo ed io abbiamo fatto questa escursione sul versante toscano dell'Appennino.

Il percorso, che prevede queste tappe: Rifugio Casetta Pulledrari, Rifugio del Montanaro, Rifugio Porta Franca e ritorno, è stato deciso da Alberto, perché questa escursione è per festeggiare i suoi 50 anni!

 

Lasciamo l'automobile nel parcheggio del Rifugio Casetta Pulledrari, che purtroppo è chiuso (vedi indicazioni stradali) e ci incamminiamo lungo il sentiero numero 3 in direzione Rombiciaio e Rifugio del Montanaro. Il cartello segnaletico informa che il Rifugio Duca degli Abruzzi è raggiungibile in 3 ore e mezza, è una meta invitante, ma il tempo è brutto, con nuvole basse e freddo, e fare il crinale in queste condizioni non sarebbe né divertente né molto sicuro. Per questo optiamo di pranzare al Rifugio Porta Franca.

 

Il sentiero per un buon tratto è una comoda carrozzabile nel bosco, larga e battuta.

 

Poi si trasforma in un sentiero di montagna che porta al Rombiciaio, a 1362 metri di altitudine, punto di incontro di sentieri che arrivano da varie parti. Noi proseguiamo per il sentiero numero 3.

 

Dopo un po' più di mezz'ora arriviamo al Rifugio del Montanaro (anche questo chiuso) a 1567 metri s.l.m., immerso nella nebbia.

 

Proseguiamo ancora per il sentiero 3 in direzione Passo del Cancellino.

 

In breve tempo giungiamo a un altro incrocio di vari sentieri: il Passo del Malandrino a 1577 metri s.l.m. Questa volta il sentiero da seguire è il numero 00 in direzione Porta Franca.

 

La prima parte del sentiero è in comune con il sentiero numero 20 e infatti è così che è indicato nella segnaletica.

 

Giungiamo così a un altro bivio, in cui nuovamente la segnaletica non lascia dubbi sulla direzione da prendere per il rifugio.

 

Nel percorso verso il rifugio scendiamo di quota e passiamo per un altro passo: della Nevaia. Per fortuna in settembre i fatti non danno ragione del nome: non c'è neve...

 

... ma tanta nebbia e freddo, che però fanno un baffo al nostro splendido cinquantenne!

 

E finalmente eccolo il Porta Franca in mezzo alla nebbia! Abbiamo impiegato poco meno di 2 ore e percorso circa 5 km.

 

Solita foto di rito davanti al rifugio...

 

... e poi dentro...

 

... a mangiare e bere...

 

... e infine cantare in allegria.

 

Per tornare vogliamo fare un percorso ad anello per quanto possibile, così all'uscita dal rifugio non riprendiamo il sentiero dell'andata ma andiamo a sinistra per prendere il sentiero numero 35 verso il Passo della Nevaia.

 

Il sentiero scende tortuoso in mezzo al bosco fino a giungere a uno slargo in cui si trova una casetta.

 

Poco prima della casetta attenzione a non perdere sulla sinistra l'indicazione dell'innesto sul sentiero numero 3.

 

D'altronde come ci si potrebbe perdere con una guida come Alberto che ha così tanti, ma tanti... anni di esperienza?

 

Il sentiero risale.

 

Infine ritroviamo il sentiero 3 in direzione Rifugio del Montanaro, da qui in poi il percorso è il medesimo dell'andata.

Mappa
La mappa esposta in un tabellone al di fuori del Rifugio del Montanaro
Mappa
Mappa da Locus Map dell'itinerario (nella parte in cui il percorso è dritto il GPS purtroppo era spento)
Se ti è piaciuto questo itinerario, trova le indicazioni per raggiungere il punto di partenza.

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