Anello del Corno alle Scale

Cavone - Monti della Riva - Spigolino - Calanca - Lago Scaffaiolo - Strofinatoio - Corno alle Scale - Passo della Porticciola - Cavone

Corno alle Scale, 5 settembre 2015

 

GianLuca ed io decidiamo di fare questa bella e faticosa escursione al Corno alle Scale. L'obiettivo è partire dal Lago Cavone, salire sui Monti della Riva e percorrere un percorso ad anello lungo il crinale salendo su due vette: Monte Spigolino e Corno alle Scale, con una pausa ristoratrice al Rifugio Duca degli Abruzzi al Lago Scaffaiolo posizionato tra le due cime.

Il percorso non presenta particolari difficoltà tecniche, l'ho tuttavia classificato nella categoria delle escursioni per esperti perché è un giro impegnativo dal punto di vista fisico e perché, fatto alle condizioni meteorologiche che abbiamo incontrato noi, richiede preferibilmente una certa pratica di montagna (o quanto meno l'abbigliamento anti pioggia) e una minima conoscenza dell'itinerario.

 

Lasciamo l'automobile al parcheggio del Lago Cavone (vedi indicazioni stradali) e ci incamminiamo sotto una pioggia battente.

Risaliamo la strada asfaltata per cercare l'inizio del sentiero sulla destra, che è il medesimo che conduce alle Cascate del Dardagna. La segnaletica è bene in vista e molto chiara.

Dopo un breve tratto in discesa giungiamo al bivio che conduce a destra in discesa per le Cascate del Dardagna e a sinistra in salita verso i Monti della Riva per il sentiero 337. Volendo accorciare il percorso si può prendere in alternativa il sentiero 333, ma a noi oggi va di camminare e faticare e così lo allunghiamo e di un bel po'... ma questo lo scopriremo più tardi.

Il sentiero è ben segnalato...

... l'unico rammarico è doverlo percorrere sotto la pioggia.

Attraversiamo un guado che richiede un po' di attenzione perché le rocce sono scivolose.

Il sentiero è facile da percorrere, largo e senza strapiombi e, quando c'è il sole, è piacevolmente ombreggiato dai faggi.

Giungiamo così sul crinale dei Monti della Riva. Da questo momento in poi il nostro sentiero diventa il numero 401. La bella notizia è che ha smesso di piovere.

Il fatto di incontrare il bivio che porta alla Capanna Tassoni ci fa capire che il sentiero 337 ci ha portato molto indietro sui Monti della Riva rispetto al Monte Spigolino a cui dobbiamo giungere.

Però allungare il percorso ci ha fatto transitare dal Passo del Lupo e questo può ben dirsi il passo del lupo! mica come quello del Cimone che si può raggiungere comodamente in automobile... la foto di rito non può mancare. 

Incontriamo un altro bivio, in cui prendendo il sentiero 401 che scende sulla sinistra potremmo nuovamente accorciare il percorso giungendo più rapidamente al Lago Scaffaiolo e soprattutto evitando di salire la cima del Monte Spigolino. 

Ma noi non vogliamo fare una semplice passeggiata, bensì un'impresa - per lo meno può definirsi tale per chi fa sì e no un paio di escursioni all'anno ed è completamente privo di allenamento - quindi continuiamo per il sentiero 411 verso lo Spigolino. Forse se dal bivio avessimo visto il tempo in cima, avremmo cambiato idea...

Nell'ultimo tratto di crinale si esce dal bosco e il percorso si fa più panoramico. Ora si vede bene anche lo Spigolino davanti a noi. La salita è più impegnativa di quanto appare nella foto, soprattutto nell'ultimo tratto.

Ma a pochi passi dalla vetta, il tempo cambia nuovamente in modo avverso, le nuvole ci avvolgono completamente e il vento sembra volerci spazzare via... una foto però dobbiamo farla a tutti i costi.

E' in questo momento che, vista la scarsa visibilità, ci aiuta il fatto di conoscere il territorio e sapere verso quale direzione andare. Dobbiamo seguire il sentiero numero 00 della Grande Escursione Appenninica.

Al Passo della Calanca la visibilità migliora e sappiamo che manca poco al rifugio.

E infine eccolo lì il nostro Scaffaiolo!

La polenta funghi e cinghiale è tutta meritata...

... per entrambi!

Dopo una lunga pausa, necessaria anche per fare asciugare i vestiti sulla stufa del rifugio, riprendiamo il nostro cammino lungo il crinale, ora visibile fino in lontananza.

Eccoci a un altro passo in questo percorso che sembra le gobbe di un cammello: lo Strofinatoio.

Anche allo Strofinatoio ci si presenta la tentazione di accorciare il percorso per un facile sentiero in discesa...

... ma noi vogliamo fare l'impresa da ricordare e da raccontare e quindi: salita sia!

E poi la Croce non è così lontana all'apparenza... ma solo all'apparenza!

Comunque finalmente ci arriviamo davvero.

Una rapida foto sulla cima prima di ripartire per la discesa.

Per scendere percorriamo il sentiero che costeggia i Balzi dell'Ora, ben visibile dalla Croce, fino al Passo della Porticciola.

Giungiamo al Passo della Porticciola, dove la segnaletica è un po' sbiadita, ma del resto è difficile sbagliare sentiero: numero 335 per il Cavone.

Sebbene dalla Croce sia stata tutta discesa, la fatica si fa sentire specialmente alle ginocchia e dal passo il Cavone sembra ancora così lontano, da questo momento in poi più che le gambe mi portano avanti la forza di gravità... e l'amore per la montagna e per le escursioni a piedi.

Scendiamo nella bellissima Valle del Silenzio, dove la salita ci porterebbe ai Balzi dell'Ora, ma non è la nostra meta questa volta...

Infine eccoci giunto al lago, punto di partenza e di arrivo di questo meraviglioso e faticoso giro. Al lago c'è il sole e il maltempo incontrato sul crinale fa solo parte dei ricordi di questa avventura.

Abbiamo impiegato, escludendo la lunga pausa pranzo, 5 ore e 20 minuti, di cui 4 ore e 3/4 in cammino per 12 km.

Siamo partiti dai 1424 metri di altitudine del Lago Cavone, siamo saliti ai 1827 metri del Monte Spigolino, scesi ai 1731 metri del Passo della Calanca, risaliti ai 1783 metri del lago Scaffaiolo e ai 1945 metri del Corno alle Scale e infine riscesi al Cavone.

Mappa
Mappa da Google Tracks dell'itinerario ad anello
Mappa
Il grafico altimetrico di Google Tracks dell'itinerario: le misure dell'altitudine non sono esatte, ma il grafico dà l'idea del percorso a gobbe di cammello

Nelle immagini seguenti l'itinerario è evidenziato in giallo

Mappa dell'itinerario
Mappa dell'itinerario
Itinerario dal satellite
Itinerario dal satellite
Se ti è piaciuto questo itinerario, trova le indicazioni per raggiungere il punto di partenza.

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Commenti: 4
  • #1

    Andrea (giovedì, 18 febbraio 2016 22:06)

    Caro Gianluca, Lupo dell'Appennino, ti sei superato! E non mi riferisco solo all'ascesa in vetta con quelle condizioni meteo. Il tuo resoconto fa venire subito voglia di intraprendere questa splendida escursione. La forma di narrativa per immagini che hai scelto riesce ad essere, nella sua immediatezza, essenziale quanto basta e pure ricca di tutte le informazioni, ma soprattutto, come sempre, esalta la tua/vostra passione per queste montagne ...che sta diventando anche la mia.
    Grazie ancora di cuore per tutto (e aspetto la prossima!)
    Andrea

  • #2

    Gianluca (venerdì, 19 febbraio 2016 22:53)

    Grazie davvero per i tuoi commenti!

  • #3

    "Puzzone" del gruppo VALyGIA (lunedì, 22 febbraio 2016 16:44)

    Eccomi! Sono il quarto, dunque? L'ho letto tutto, racconto molto avvincente e foto molto belle! Se non soffrissi di vertigini verrei con te! :) Ciao. V.

  • #4

    Jacopo (martedì, 16 luglio 2019 14:45)

    Ciao, bel giro e racconto interessante.
    Potresti aggiungere qualche dettaglio su dove hai trovato approvvigionamenti d'acqua (sorgenti, fontane, non pioggia :D).
    Ciao
    Grazie
    j.

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